L'EGITTO E LA SUA STORIA
Tutta l'egittologia si sviluppa in relazione allo studio e alla suddivisione dei faraoni in dinastie; per quanto concerne l'inizio della I dinastia, si oscilla tra un'interpretazione che la fa risalire a12920 a.C. e quella del 3100 circa a.C.
In realtà oggi rimangono molti dubbi sull'ordine cronologico dei diversi regni così come sull'importanza dei singoli re.
Non dimentichiamo che in Egitto gli scavi avvengono in pieno deserto, dove sono conservati essenzialmente documenti funerari; spesso tuttavia essi danno testimonianza su fatti e usi della vita quotidiana. Le case di abitazione (costruite con materiali deperibili e spesso in terreni umidi) non si sono invece conservate. La ricca documentazione attesta, tra l'altro, che per quanto riguarda la conquista e il mantenimento del potere si profila un quadro drammatico di faide familiari e di uccisioni: siamo quindi lontani dall'immagine serena e ufficiosa con cui vengono tramandati alla storia i profili dei faraoni.
L'EGITTO E I SUOI DEI
La storia della religione egizia coinvolge concezioni legate alla figura del faraone, miti, divinità, studio delle grandi cosmogonie e di diverse pratiche di culto. Inizialmente abbiamo il formarsi di una coscienza morale più che religiosa; il politeismo che si sviluppa in seguito vede gli Egizi creare immagini di divinità rappresentate indifferentemente in forma umana o con il corpo umano e la testa di animale o completamente animale. In realtà le varie divinità hanno un ruolo rappresentativo rispetto all'entità sovrannaturale (neter) che regola i rapporti tra Dio e natura. Il tempio è un edificio simbolico, sede degli dei, con i quali solo il faraone può entrare in contatto. Volendo classificare le divinità egizie, possiamo rifarci a due criteri di base: gli dei locali e gli dei universali, cioè non legati a nessun luogo particolare. Anche se ovviamente in singole località si erigevano templi appositi (così Iside era adorata a File e Anubi, dio della necropoli era venerato anche a livello locale).
L'EGITTO E LE SUE BELLEZZE NATURALI
In epoca miocenica e pliocenica il territorio era un alternarsi di paludi e foreste di felci, popolate da enormi rettili; coi millenni si verrà definendo il suolo fertile che ha dato origine ad una civiltà definita da Erodoto "un dono del Nilo". Oggi l'Egitto è meta di un turismo richiamato principalmente da reperti archeologici che parlano di una civiltà antica ed affascinante. Ma non meno affascinante è la natura che accompagna i tour in cui, navigando su un fiume in mezzo al deserto, si vive un'avventura straordinaria. Ad iniziare dall'area: un'oasi lunga 900 km e stretta da 1 a 10 km. Pochi gli elementi naturali, ma tutti fortemente caratterizzati: l'arenaria arancione dei templi; le palme e la canna da zucchero; le verdure e il grano; e, come fondale, il colore del limo delle case. Il cielo turchese. L'acqua blu del Nilo e nell'acqua castelli di granito grigio.
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